Gilles de Maistre ritorna sugli schermi, a distanza di tre anni, sempre con una storia “animal oriented”. Protagonisti del film sono due animali apparentemente pericolosi e selvaggi, ma che in realtà sono i primi a essere minacciati dal comportamento dell’uomo.
Con il nuovo “Il lupo e il leone”, il regista cerca di bissare il grandissimo successo internazionale registrato da “Mia e il leone bianco”, che si è poi rivelato il film francese di maggior successo internazionale del 2018 con oltre 6 milioni di biglietti venduti. Operazione complessa, ma non impossibile!
Se nel primo film si affrontava il tema della caccia di frodo e dei safari in ambienti perimetrati (i cosiddetti “canned hunts”), di cui sono vittime i leoni soprattutto in Sudafrica, in “Il lupo e il leone”, non manca una critica alle condizioni in cui vivono gli animali nei circhi.
Buoni sentimenti e denuncia dei maltrattamenti nei confronti degli animali si conferma, così, la formula scelta da de Meistre per unire impegno ambientalista e cinema responsabile. Una conferma di come il cinema possa dare un contributo importante per la tutela dell’ecosistema, e, in questo caso, per affermare il diritto alla libertà anche degli animali.
La pianista ventenne Alma (Molly Kunz), in crisi, ritorna, dopo la morte del nonno, nella sua casa d’infanzia su un’isola all’interno di un lago in Canada. Durante il soggiorno sull’isola, la sua vita viene stravolta dall’arrivo in casa, in maniera rocambolesca, di due cuccioli, un lupo e un leone.

Gli animali crescono, e tra i tre si crea un legame indissolubile e familiare. Ma la situazione non può durare e presto il leone viene catturato e mandato in un circo itinerante, mentre il lupo viene portato in un centro di ricerca sugli animali. Ma Alma sente ormai forte il dovere di proteggerli. Qui il trailer del film: https://www.youtube.com/watch?v=POj1G7_VB_I.
Gilles de Maistre è attualmente impegnato nella lavorazione del suo nuovo film, “Jaguar my love”, una commedia avventurosa girata in Colombia, che ha come scenario il traffico di animali: la storia di un’adolescente americana di 14 anni che, suo malgrado, trascina il suo insegnante di biologia agorafobico nella foresta amazzonica, per salvare il giaguaro con cui è cresciuta.
di Elena Sofia Midena