Si è chiusa la prima edizione di Verde Giffoni, un’iniziativa rivolta alla salvaguardia del Pianeta, costola del festival cinematografico dei ragazzi conosciuto in tutto il mondo. Quattro giorni dedicati alla sostenibilità, raccontata alla Generazione Z, nel corso dei quali si è parlato d’ambiente, grazie soprattutto al cinema ma anche attraverso cultura, comunicazione, musica e innovazione.
Al centro della Kermesse la voglia e l’entusiasmo di 400 ragazzi, provenienti da tutta Italia, pronti a dare un contributo autentico al cambiamento, ma anche i loro dubbi e i timori per un futuro che appare compromesso, soprattutto se non si agisce in tempi brevi.
Gli interventi alla prima edizione di Verde Giffoni
Verde Giffoni ha così permesso ai giovani di dialogare direttamente con personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, scienziati, CEO di aziende, artisti impegnati attivamente in questo settore. A partire dai promotori del Manifesto di Assisi, Padre Enzo Fortunato ed Ermete Realacci per proseguire, tra gli altri, con Andrea Moccia, ideatore di Geopop, magazine di divulgazione scientifica del gruppo editoriale Ciaopeople, con il ricercatore del Cnr-Nanotec Massimo Cuscunà e con Fausto Ugozzoli, direttore del reparto R&D di AeroDron Srl.
È stata anche presentata la campagna di sensibilizzazione anti-littering Iolabuttolì, iniziata nel 2020 grazie a STP Certification e Save The Planet Onlus, quest’ultima presente a Giffoni con la presidente Elena Stoppioni e l’ingegnere Giovanni Mori. Tra i testimonial di Iolabuttolì il seguitissimo collettivo Casa Surace e ancora Ludovica Chiarini, project manager di EcoMuvi, il servizio integrato e protocollo certificato per lo sviluppo sostenibile delle produzioni cinematografiche e audiovisive.
La musica presente all’evento
La musica è stata poi protagonista con uno showcase ogni sera: primi ospiti sono stati Capone & Bungtbangt con strumenti musicali realizzati interamente con materiali riciclati. Nei giorni successivi si sono alternati il cantautore Napoleone, Matteo Romano, Dargen D’amico, The Kolors. Tra gli ospiti anche la cantautrice Francesca Michielin in veste però della trasmissione televisiva Effetto Terra – Guida pratica per terrestri consapevoli.
I film proposti
Ecologia, ambiente, tutela dell’ecosistema e degli animali sono solo alcuni dei temi che hanno caratterizzato i titoli selezionati, provenienti da Belgio, Bolivia, Canada, Francia, Israele e Italia. Ben 350 i lungometraggi in preselezione. Tra i film proposti al pubblico dell’evento ci sono gli italiani Man Kind Man (presentato in collaborazione con Clorofilla Film Festival) di Iacopo Patierno, dedicato alle tartarughe Caretta Caretta spiaggiate sulle coste del Lazio e One Earth – Tutto È Connesso (presentato in collaborazione con Roma Green Film Fest e Green Movie Film Festival) di Francesco de Augustinis sulla produzione iperintensiva di suini in Cina.
Tante le candidature di opere internazionali, tra le sezionate:
- Above Water (presentato in collaborazione con Festival Cinemambiente) di Aissa Maiga (Francia/Belgio), la storia della quattordicenne Houlaye che ogni giorno percorre chilometri e chilometri per portare acqua alla sua famiglia nel Nord del Niger;
- Ginger’s Paradise di Alejandro Quiroga (Bolivia), incentrato sulla scelta coraggiosa del musicista statunitense Christopher e della sua compagna Sol di gestire un eco-albergo nella giungla boliviana affrontando le insidie della natura;
- Hell Or Clean Water di Cody Westman (Canada) che vede protagonista il subacqueo Shawn Bath intento a ripulire il fondo dell’oceano dai rifiuti;
- Holgut di Liesbeth De Ceulaer (Belgio) sullo scioglimento del permafrost siberiano;
- Animal di Cyril Dion (Francia) è il racconto di due adolescenti alla ricerca di un nuovo modo di vivere con le varie specie animali;
- Dead Sea Guardians di Ido Glass e Yoav Kleinman (Israele) si basa sull’eroico viaggio compiuto da un israeliano, un giordano e un palestinese per salvare il Mar Morto dalla scomparsa.
Le parole di Jacopo Gubitosi managing director del Verde Giffoni
“Verde Giffoni – spiega il managing director Jacopo Gubitosi – rappresenta la nostra nuova sfida e rientra perfettamente nel processo creativo che, da 52 anni, fa di Giffoni un caso unico al mondo. Un festival cinematografico capace di evolversi e dare voce alle nuove generazioni su tematiche che rappresentano, in particolare per i ragazzi, delle vere e proprie urgenze. La sostenibilità è una parola chiave, intesa però in termini universali.
“Non è solo una questione di ambientalismo o di ecologia: vogliamo che abbia una veste etica, morale, in grado di coinvolgere la coscienza di ciascuno di noi. Dobbiamo necessariamente aprirci al futuro, prepararlo e determinare le condizioni per un mondo finalmente migliore. Verde Giffoni vuole essere un vento di speranza, aria pulita da respirare a pieni polmoni, la leva intorno a cui costruire il presente”.
di Elena Sofia Midena
Fino all’8 maggio il Trento Film Fest